Nel 1865 l’architetto Giuseppe Poggi fu incaricato dal Comune di Firenze, che si apprestava a diventare capitale del Regno d’Italia, di risanare la riva sinistra dell’Arno. L’architetto fece acquistare al Comune un ettaro di terreno a due passi da San Niccolò, fra il piazzale Michelangelo e il Forte Belvedere. Su questo terreno terrazzato, verso la fine del XIX secolo, nacque il Giardino delle Rose.

Fu affidato in custodia a Carlo Landini, esperto nella coltura delle rose. Oggi, dopo una energica sistemazione, questo può certamente essere considerato uno dei giardini più belli della città. Emoziona visitarlo a maggio, in piena fioritura, magari accedendo dalla scalinata di via Monte alle Croci, per poi trovarsi davanti allo spettacolo di 370 varietà di rose in fiore, alcune risalenti al 1500.

Le opere di Jean-Michel Folon

L’artista belga Jean-Michel Folon, morto nel 2005, era rimasto molto legato alla città di Firenze, anche grazie ad una straordinaria mostra delle sue opere ospitata al Forte Belvedere. Così la vedova, Paola Ghiringhelli, ha donato al Comune di Firenze dieci sculture in bronzo edue gessi del marito perché fossero collocate in modo permanente nel Giardino delle Rose.

E, grazie a questo meraviglioso balcone sul centro storico, onorassero la volontà del marito di essere in qualche modo sempre presente a Firenze. La collocazione quindi ripropone quell’effetto panorama, espressamente cercato dall’artista. Ci si può affacciare su Firenze attraverso Partir, la grande valigia, ed ammirare così il panorama di Santa Maria del Fiore e Palazzo Vecchio. Prendere fiato sulla panchina Je me souviens proprio accanto all’uomo di Folon. O perfino accarezzare Chat, che sonnecchia tra i cespugli di rose.